Avevo bevuto sicruamente piu del dovuto ma ero comunque lucido.
Susanna con un abanale scusa di un mal di testa si assentò per coricarsi.
Elena si unì dunque al nostro gruppetto che dopo varie discussioni, optò come l occasione vuole in questi casi per una amichevole parita a poker.
Ci spostammo in una stanza già pronta per questo, ed Elena ci seguì incaricandosi di fare lei da barista e servirci da bere.
Iniziativa che la sciò tutti molto contenti.
Durant eil gioco Elena seriva continuamente d abere sbizzarendosi nel fornitissimo bar di Luigi.
Er tutto un susseguirsi di complimenti nei suoi confronti, e di leggere toccatine amichevoli.
Anche ni mie confronti Elena aveva occhoi di riguardo ogni tanto mi dava un bacio e contenta osservava il gioco.
Con i passare dle tempo notavo che anche lei assaggiava qua è la e si comportava in maniera un po' leggera, sicuramente era un pochino allegra.
Da parte mia i riflessi stavano calando un po per l alcool un po pe rl astanchezza e perdevo ripetutamente.
I un adelle varie portate d abere di Elena, Vittorio la ringrazio e le cinse un braccio alla vita lei si abbassò e lui la nacio sulla guancia e le sussurrò qualcsa all orecchio.
Non avevo piu fiches e allora luigi mi concesse un prestito che avrei dovuto poi restituire.
Cosi riuscii a continuare il gioco ma ormai ero troppo offuscato. Chiesi una pausa per ecarmi in bagno e darmi una rinfrescata.
Li sentivo ridere e parlare ad lata voce m anon capivo cosa dicessere anche Elena rideva.
Al mio ritorno Elena stava dietro il bancone adibito a bar e ai suoi fianchi c erano Vittorio e Daniele con un bicchiere in mano. Lei rideva e loro al mio arrivo fecere salute con il bicchiere.
Mi raggiunsero al tavolo mentre Elena rimase al suo posto.
Continuammo ma alla mi ennesima perdita, fui cstretto a ricorrere nuovamente a Luigi pe rle fiches e ad Elena per il bere.
Aevo deicsamente superato il limite con l alcool e tutto mi rimbombava nelle orecchie.
Elena girava attorno al tavolo e sempre sorridente aveva preso molta piu confidenza con gli altri.
Si appoggiava con le mani sulle spalle di Alex ossrvando il suo gioco,
si appoggiava spesso con il suo fianco a Luigi toccava il braccio di Daniele o di Vittorio, insomm afaceva un po l agatta morta.
Gli altri non si risparmiavano i complimenti e mi ricordavano la fortuna che avevo ad aver eun amoglie cosi.
Non potevo piu giocare e decisi che ra meglio andare a letto.
Elena non mi segui mi promise di ragggiungermi subito dopo non appena riassettato il bar.
Raggiunsi la camera e piombai in un sonno profondo.