Spesso e volentieri siamo portati ad individuare, all'interno della fantasia cuckold, due macro-categorie maschili nette e distinte: i cuck ed i bull.
Certo, ognuno è libero di interpretare questa esperienza come meglio crede, quindi ci saranno cuck sottomessi, piuttosto che bull autoritari e così via in una pletora di combinazioni.
Ma siete davvero sicuri che queste figure siano così differenti fra di loro? E se fossero unite da un "fil rouge", un "massimo comune denominatore" che può essere rappresentato benissimo dalla sweet, cosa accadrebbe?
Matematicamente parlando il cuck ed il bull sarebbero il numeratore di una stessa frazione: due facce della una stessa medaglia.
Secondo me ognuna delle due figure ha in sè qualche cromosoma dell'altra. Bisogna intendersi, ci si deve immedesimare (consapevolamente o inconsapevolmente) in quello che può provare l'altro se davvero si vuole mettere al centro dell'attenzione la donna e farla sentire veramente DEA. Gli egoismi da una parte (cuck) e dall'altra (bull) devono essere banditi, l'obiettivo è comune: il piacere, fisico e mentale, della donna che "deve essere" (e non solo "deve sentirsi") amata e desiderata. Lei è la prima a dover stare bene.
Il cuck non condivide con il bull la compagna...insieme a lei condivide una fantasia, una esperienza...e perchè ciò avvenga ci deve essere da parte di tutti una sintonia, un feeling, un coinvolgimento tali da potersi mettere tutti in discussione.
Come dire, per fare un buon cuck potrebbe servire un quarto di bull, e per fare un buon bull potrebbero servire due quarti di cuck per esempio....ehehhe
E voi...come la pensate?
Divinità non si nasce, si diventa.