Innanzitutto odio gli errori grammaticali, mi distraggono dalla letture e mi
ammosciano.
Un buon racconto pertanto dev'essere scritto correttamente.
Adoro i racconti lunghi, in quanto c'è la probabilità che non siano banali, che si possa imbattere in qualche personaggio con un po' di spessore.
Mi piacciono i personaggi realistici, che nel racconto aumentano di spessore e crescono, maturano.
Un esempio è il personaggio di
Elfrida di
Max del Porco, uno dei racconti prediletti.
Un altro racconto con un personaggio forte in crescita è
Margherita di
paoloandaluso.
Mi piacciono le trame complesse, magari con qualche colpo di scena... tipo
Viaggio di nozze di
brubu.
Odio le descrizioni tipo elenco della spesa... preferisco non avere nessuna descrizione dei personaggi e affidarmi alla mia fantasia che sentirmi ripetere "alta tot, tette quinta misura, culo da favola, ecc"
Odio la mancanza di originalità e sono invece disposto a chiudere un occhio sull'italiano qualora incontro qualche pezzo originale.
Poi quello che amo soprattutto è quando un racconto sa suscitare emozioni, oltre che eccitare. L'ultimo capitolo di
Elfrida, tanto per usare un racconto già citato, è esemplare in questo.
Divinità non si nasce, si diventa.