Mi aggiungo solo ora alla interessante discussione. (per mancanza di tempo, utile, o melgio utilizzibile)...
Gli ultimi interventi di Klein sono molto interessanti.
Guardare il "fenomeno" in prospettiva voyeuristica è davvero profondo ed affascinante.
"La rappresentazione predomina sul desiderio" è una frase bellissima che potrebbe far capire molto.
Vengo al mio pensiero.
Non sono cuck e non sono bull. Premetto. Osservo il fenomeno dall'esterno con interesse.
Mi sono sempre raffigurato il cuck come colui che vuole vedere realizzate le proprie fantasie in modo passivo (sessualmente parlando) ed esterno.
Penso che questa fantasia (che io ho, ma ne parlerò altrove) sia realizzabile anche in altri modi (appunto voyeuristicamente).
La sola realizzazione voyeuristica però porterebbe ad una estraneità emotiva ai fatti. Il mettere in gioco una parte della propria relazione invece, alza di parecchio la posta in gioco.
Cosa proietto all'esterno (guardandolo realizzarsi)...
Proietto il mio desiderio.
Proietto il mio modello di donna ideale (o magari il disprezzo).
Proietto il mio ideale di piacere.
E' come poter realizzare da REGISTA il mio film porno. Quello che vivo ossessivamente nella mia fantasia.
Questa è una deriva del cuckoldismo, me ne rendo conto, sicuramente non si lega ai pensieri ed alle esperienze, ad esempio di "ILCORNUTO"
che ha una idea legata all'amore libero e totale.
Non so, vedo nella rappresentazione una via più vera ed interessante.
A questo punto però mi chiedo:
Perchè un uomo preferisce vedere realizzata una fantasia e non realizzarla d ipersona?
perchè prefersico che la donna la "facciano godere", e non pensi io a "farla godere"?
E' solo la solita storia di dotazione\prestanza fisica?
E' solo il sentirsi "incapace" ?
Se si tratta invece di "amore infinito" per la propria donna, alla quale non si vuole negare l'esperienza del piacere...perchpè quel piacere non può darglielo il cuck? Perchè cercare l'altro?