archetipo conviviale
Immaginiamo dunque una situazione conviviale qualsiasi, che sia in casa o per via poco importa, ma dovendo pur localizzarla la pongo in una area commerciale.
Marito e moglie passeggiano a braccetto, guardando alcune vetrine, che tra l'altro espongono capi sexi femminili, ed amabilmente discutono cosa più le si addirebbe in occasione dei futuri incontri con i ragazzi che frequenta oppure per attirare l'attenzione di quelli che le piacerebbe conoscere. In quel mentre sopraggiungono due amiche, che, dopo i soliti salamelecchi, le chiedono, senza per nulla preoccuparsi della presenza del marito, come va con questo e con quello: e lei racconta della capacità amatoria dell'uno e delle dimensioni dell'altro. E non si perita di confessare loro che uno lo frequenta solo per giuoco, mentre di un altro è da tempo davero innamorata, perchè la fa sentire davvero speciale con mille attenzioni; il marito ascolta compiaciuto che sua moglie sia sessualmente e sentimentalmente felice, senza lontanamente sognarsi di dover assimilare informazioni che gli potrebbero permettere di cambiare ruolo, trasformandosi da marito in amante.
E poi le amiche la informano che tra pochi giorni ci sarà in una non lontana discoteca una serata di spogliarello maschile, in occasione della quale la invitano a venire; perciò lei chiede al marito se non avrà quella sera improcastinabili impegni di lavoro per potercela accompagnare in auto, posto che lei non gradisce quidare al buio. Naturalmente il marito entrerà con lei in discoteca, perchè non la imbarazzerà per nulla la sua presenza quando vorrà fare le avances di rito agli spogliarellisti. Quella sera dei figli si occuperà la nonna, cui lei spiegherà che va a divertirsi ed a conoscere nuovi maschietti, senza che quella ci trovi nulla di strano: fosse un po' di anni più giovane, ci sarebbe andata volentieri assieme.
Questa mia non vorrebbe essere la trama di un prossimo racconto, ma una auspicata BANALE situazione in una società prossima ventura.