Ciao a tutti, da circa due anni io e mia moglie, abbiamo iniziato a vivere un nuovo rapporto. Un rapporto basato sulla sua supremazia nei miei confronti. Non una scelta imposta, ma condivisa, che pian piano ha portato un profondo cambiamento nel nostro modo di vivere anche la quotidianità. Tante sono le remore che a volte si sono frapposte al desiderio di sposare completamente questo nuovo stile di vita, ma come risuona spesso nel nostro vivere quotidiano, non bisogna “mai dire mai”.
Questo cambiamento ha toccato tutte le sfere del nostro rapporto, ora lei gestisce le finanze familiari, io le faccende domestiche, ma soprattutto lei ha il pieno controllo della mia sfera sessuale. Mi spiego meglio, la mia sottomissione cosciente mi ha fatto comprendere che mi sono privato volontariamente di qualcosa che solo apparentemente mi apparteneva: la mia virilità.
Non riesco (e non posso) più a tenere nascosto nulla alla mia Signora, e così le ho confessato il mio dubbio di non essere più in grado di farle provare un piacere completo. Anzi che si faceva strada in me il pensiero e l’immagine di lei che trovava “conforto” tra le braccia di un altro.
Ne abbiamo parlato, confrontandoci, valutando tanti aspetti. Abbiamo deciso di approfondire questa mio pensiero anche attraverso siti che trattano dell’argomento … abbiamo scelto anticagrecia ed insieme abbiamo varcato la porta d’ingresso. Uso il plurale perché non mi è permesso di girare da solo per la città, lei legge quanto scrivo e le risposte che ricevo.
Non so se l’argomento può essere d’interesse, ma vorrei confrontarmi con cuck o bull interessati al possibile legame tra sottomissione maschile e cuckoldismo .
Forse non sono stato sufficientemente chiaro, postatemi pure messaggi che possano darmi eventualmente la possibilità di inquadrare meglio la questione.