Amore sporco ( di Laura Scarpa )

Laura Scarpa è autrice di fumetti erotici nonchè una delle principali redattrici della rivista Blue ( di cui, come si sa, è appena uscito l'ultimo numero che contiene un mio servizio con anche foto di Teti ;)

Questo è uno dei suoi articoli per la sua rubrica "cuori di carne" ;)

( questo sopra era il titolo completo dell'articolo della Scarpa, che è già tutta un programma fin dal cognome ;).


"L'igiene è buona regola nel sesso, sia per evitare malattie e irritazioni, sia per gradevolezza e rispetto reciproco.
Ma il sesso è anche l'opposto : spesso ha gli odori, i sapori, i colori dello sporco... e chi teme troppo lo sporcarsi, difficilmente si lascia andare completamente godendo di un rapporto, con i suoi sudori, i suoi liquidi, i suoi odori...
Non sono una fanatica del lerciume, non amo pulire con la lingua piedi impolverati o che puzzano di scarpe di gomma, ma credo, come tutti, di non provare repulsione per l'odore dell'altro, se è sudato, o se ha un retrogusto un po' aspro, un sapore forte nelle parti intime. Non tutto è uguale, non sempre.
Lo stesso odore un po' marcio di pesce del sesso maschile non ben lavato, può essere di pochissimo appeal ( magari all'inizio di un'avance ), ma altrettanto rientrare benissimo nel piacere, quando si è già coinvolti ed eccitati. Ci sono persone più o meno schifiltose, ma anche ogni odore e sapore è diverso da individuo a individuo, non tutti ci eccitano o ci vanno bene alla stessa maniera, e ci sono periodi che la stessa persona ha odori diversi, a seconda di come sta e di come vive."

"E' vero però che se ci sentiamo disturbati improvvisamente dall'odore o dal sapore dell'altro, che diventa troppo forte o sgradevole, dobbiamo chiederci se non è un segnale di crisi : se ci piace ancora, se ci piace davvero... Spesso il rifiuto di un odore o di un sapore del corpo è il rifiuto per tutta la sua fisicità. Che non ci piaccia più l'odore ( mettiamo ) perchè in realtà non ci piace più la persona, o viceversa, è tutto da analizzare. Può anche essere solo un periodo di crisi, di malattia, magari una medicina o un cibo influisce sull'organismo, ma chiediamoci cosa succede, perchè se l'altro ci piace non può non piacerci anche nei suoi difetti, nei suoi afrori, nel suo corpo vissuto e non reso asettico da mille prodotti e profumi.
Avevo un fidanzato i cui capelli odoravano sempre di erba, qualsiasi shampoo usasse, ma sentire sempre l'odore forte del dopobarba è peggio forse che un po' di aspro odore di sudore, il deodorante è amaro alla lingua, più sgradevole dell'acido dell'ascella."

"L'alternanza di pulito e lercio, la loro contrapposizione, rende più bella e varia la vita : oggi profumi di doccia, di sapone, dopo odori di sesso, di sudore buono, domani di profumo raffinato e discreto oppure di corpo che ha lavorato, accaldato, di corpo che ha cagato, pisciato, scopato.
L'intimità è davvero più forte e con essa l'intesa, quando possiamo accettare tutti gli odori, comprese le scorregge, che fanno parte del corpo, su cui magari ridere assieme ma sempre complici.
Tornare a casa e dormire tra le lenzuola che portano ancora l'odore del nostro amante è eccitante e romantico, anche e più se ci fossero macchie o strisciate poco raffinate.
Bello il corpo liscio dopo la doccia e più evanescente e pallido, ma anche il piede e la caviglia impolverati d'estate o gommosi d'inverno, anche quel sudaticcio tra le cosce e l'inguine : "Quell'azzeccoso tra le chiappe. Mi piace quando lei ha cagato ed è ben pulita dopo, ma solo di carta, senza bidet o sapone, resta solo quell'odore vago di merda, mi piace, perchè il culo mi piace sopra ogni cosa ( Mino, un nostro lettore )."

"E certo, il culo è il luogo dello sporco, dell'odore peggiore e più appiccicoso, pertinace, l'odore delle feci. Tanto che resta sempre un tabù e può goderne solo chi supera l'orrore della merda.
A contrasto è uscito per la Lein The Surrender ( La Resa ), libro autobiografico di Toni Bentley che è stata per noi intervistata da Antonio Veneziani nel numero scorso.
L'ex ballerina del Balanchine, ora quarantenne giornalista, vi racconta il suo rapporto passionale con un uomo, rapporto durato 4 anni, basato sul sesso e in particolare sulla sodomia.
Subito La Resa fa parlare di sè, è tra i cento migliori libri dell'anno per il New York Times. Toni, intervistata, parla di sottomissione, sebbene desiderata alla pari. Trattandosi di rapporto anale, la posizione, la stranezza poco "femminile", ma in realtà è sempre per questo che fa scandalo : che il culo è la via della merda! Immaginate dunque una ballerina classica ( pelle bianchissima, corpo sottile, abiti candidi e vaporosi che danza musica raffinata ) che viene sodomizzata. E' quasi perverso il contrasto : pulizia e lerciume, poesia e prosaicità, candore e abiezione.
D'altra parte lei esprime il contrario, l'inculata diventa la pulizia totale : "Ma, quale che sia l'angolazione, sento il suo uccello che cresce dentro di me, più forte, più duro, più a fondo, e preme nelle mie ansie, nella mia grettezza, nel mio orgoglio, nella mia vanità. Come fa l'aspirapolvere con la sporcizia, lui risucchia i miei io fecendoli uscire, toglie i miei peccati."

"Chi cerca lo sporco cerca spesso proprio il contrasto, e non sempre si tratta dello sporco prodotto dal nostro corpo, ma anche di coperture esterne, il contrario di un trucco dopotutto : fango invece che fondotinta... non è molto diverso, il corpo si scopre tra abiti tribali, trucchi naturali...
Il fidanzato di una mia amica se ne innamorò la prima volta che la vide, al mare, uscirsene dall'acqua non solo bagnata ma anche fangosetta, insabbiata, selvatica e per niente "fighetta".
Non era un patito dell'immondo, ma anche su di lui il fascino del fango che copriva il corpo e impastava i capelli della ragazza creava il desiderio dato dal contrasto : corpo femminile e grigio impasto che lo copre ed elegantemente deturpa, gentilezza femminile e primitiva copertura. Libertà anche, corpo nella natura, corpo selvaggio, corpo offerto alle sensazioni."

"Sessualità e sporcizia non si respingono, d'altra parte "essere dei maiali" o "fare porcate" è l'immagine più diffusamente abbinata alle attività sessuali sfrenate.
Il maiale è animale simbolicamente sozzo che vive nel fango ( i compagni di Ulisse vengono trasformati in porci, in "Ultimo tango a Parigi" Maria Schneider e Marlon Brando grufolano sul letto ), essere porci non è poi sinonimo di sesso, come dice Pasolini : "I rapporti sessuali solo in un caso sono volgari : nel caso di persone ipocrite. Altrimenti non hanno nulla di volgare. E lei fa malissimo a chiamarli, sia pure tra virgolette, porcherie."
Ma resta che il maiale e il fango vengano spesso abbinati al rotolarsi travolgente e sensuale di una grande scopata godereccia, libera, disinibita e "sozza". E il fango che associamo ai maiali, eccita se passa su donne seminude, che lottano, o in giochi ambigui e ammiccanti. La donna infangata e scivolosa di melma, piace nel suo scomparire dietro al lerciume del fango ( ma anche di cibi che le colano addosso, panna, cioccolato o colori ).
Una donna sporca piace per il contrasto con la sua femminilità, contro tutto quello che la fa, di solito, apparire desiderabile ( depilata, profumata, liscia, truccata, permanentata )."

"Un uomo, nella stessa condizione, accentua invece il suo tono virile, è un lavoratore affaticato e sporco, l'uomo operaio, lo scaricatore, grezzo ma tutto corpo, ma è anche Tarzan il selvaggio, la bestia. E' facile vedere il lato sessuale di un'immagine di uomo infangato ( o anche sozzo, sudato, affaticato e pieno di feromoni ).
Più difficile capire perchè affascini la donna seminascosta dal grigio, un'offesa della bellezza, che, però, la fa risaltare.
Infine tutti maiali che grufolano, tutti corpi da prendere e ripulire a colpi di bacino, strusciate e leccate.
Sozzura e organi sessuali eccitati."

"D'altra parte si chiamavano, con pudore, "vergogne" i genitali, e venivano abbinati al lerciume e a quello che non è bello dirsi o vedere. Sentite cosa diceva Tommaso Campanella ( d'accordo che siamo nel seicento... ) : "Tuttavia tutta la tua virtù hai tu sottoposto ad una buca di sporchezze? Ad un orinale? Ad una sentina piena di fetore? O caro amico, mira, per Dio, il fine : che ne cavi da quel vil pertugio? Non vedi che la natura, per avvilirci e farci far penitenza dei nostri errori, ci dona quell'ardor infame di sotterrarci in una puzzolenza e sottoponerci a vilissime femmine?".
La sozzura qui è di altra natura, è insita nel genitale ( femminile ), è piscia, è lordura, è insita nel sesso, in quello censurato di più, come faceva già notare il protagonista di "Porci ( non a caso ) con le ali" "...( il pulsante, il grilletto : come mi piacciono questi giri di parole più sporchi ancora delle parole )".
Il senso dello sporco viene dalla paura del sesso, dalla sua cattiva considerazione, dal moralismo, che evidenzia quanto il sesso sia zona vicina e coincidente con attività "basse" del corpo umano, quelle di espulsione dei rifiuti, l'urina, le feci, ecco come si giustifica il "laido" legato al sesso, attività comunque dei bassi istinti, irrefrenabile pulsione fisica."

"Ma il bello del sesso è anche questa sua "sozzura", questa modesta vicinanza allo sporco, al corpo meno nobile. Il bello è proprio che la confidenza del corpo dell'altro ci fa congiungere le nostre parti nascoste e "sporche", baciarle anche, e che l'amore e la passione ci fanno amare anche lo sporco, la puzza, il sudore, tutto quello che è meno bello, ma più intimo e solo nostro, dell'amante. L'amore porta più vicini, fa accettare limiti, difetti, impurità.
La capacità di accettare tutto dell'altro è intendere il sesso in modo completo, assoluto e avvolgente, e non porta automaticamente ad amare le lottatrici nel fango, ma innamorarsi di una ragazza sporca di sabbia, a baciare i piedi dell'amato, a non temere come siamo dentro, come appariamo fuori.
Il sesso è anche una strada per la conoscenza di sè stessi, in questo si ha ragione Toni, la ballerina che ha amato la sodomia e l'ha considerata un'esperienza mistica. Un po' eccessiva, ma la passione è per sua natura eccessiva e ad ogni orgasmo ci apre porte e nuovi spazi."


Fine

Complimenti un bellissimo articolo meritevole del tempo dedicato alla sua lettura e per quello dedicato alle riflessioni che ne scaturiscono....

che dire, fa riflettere per davvero.....

Scarpa è fantastica. La seguo da molti anni.

Che dire ..

Grazie

Non conosco Laura Scarpa, bell'articolo! Grazie spacc!