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Maschio

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2012 15:14
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19/08/2009 00:22
 
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Il racconto cuckold scritto da Milarexxx
Erano le 19 di un caloroso 18 agosto, il cielo era di un rosso fuoco e il sole veniva inghiottito dalle acque calme del lago. Fumai l’ultima sigaretta che avevo ed ad ogni boccata ricordavo la mia lunga vita. – “ Il mio nome è Roberto “ – così debuttai quando passai dalla squadra della mia città alla prestigiosa primavera del Chievo . Ero un ragazzino di 18 anni , alto più o meno 190 centimetri , cresciuto nelle campagne veronesi dando un calcio ad un pallone. Quell’occasione che mi era stata concessa , grazie alle spinte del mio allenatore del Negrar , mi avevano permesso di far parte di una società emergente di serie A. Mi presentai così ai miei futuri compagni di squadra ed ai miei allenatori.
Ero stato acquistato per sostituire il capitano, passato in prima squadra , quindi le gerarchie dello spogliatoio erano tutte da ridefinire. Gli sguardi dei miei compagni erano valutativi. Ero il più alto e anche quello messo meglio fisicamente grazie al lavoro nei campi che svolgevo nella tenuta della mia famiglia. In effetti ero proprio un ragazzo fortunato. Bello, ricco e con la possibilità di diventare famoso, il sogno di ogni ragazzo e fin da adolescente avevo vissuto con la consapevolezza che molti sarebbero stati invidiosi e gelosi di me. E così accadde anche quel primo giorno di allenamento. Si avvicinò un ragazzo tarchiato, il classico mediano da sfondamento – “ Piacere, sono Matteo e spero che le cose siano chiare fin da subito, le nostre donne sono le NOSTRE..non le tue “.
Non capii subito il senso della frase e lo guardai perplesso . Capii più tardi il motivo di ciò che poteva essere fraintesa da me come arroganza da parte sua, ma che in realtà era solo paura, paura di ciò che sarebbe poi accaduto nel futuro più prossimo.
L’allenamento procedette in maniera tranquilla, fin troppo per una società che gioca in serie A . Mi immaginavo allenamenti duri e lunghi, invece mi ritrovai a svolgere ogni esercizio con una semplicità estrema, a volte imbarazzante rispetto ai miei compagni i quali con fatica terminavano l’ultima ripetuta di addominali.
Terminato l’allenamento raggiungemmo le docce e qua si capì subito il motivo dei loro timori. In effetti una cosa che non ho specificato è che madre natura è stata molto magnanima con me e sono sempre stato un ragazzo dotato di testa , di fisico, ma soprattutto di cazzo.
Il confronto con i miei compagni di squadra era vergognoso, alcuni avevano il cazzo che sembrava una lumachina che esce dopo un acquazzone primaverile ; mi guardarono a lungo ed io sorrisi perché in quell’istante capii che io ero il leader e che loro sarebbero stati maschi inferiori a me.
Ad un certo punto , Mirko, il nostro bomber e miglior amico di Matteo, mi si avvicinò e mi disse –
“ Se si decidesse in base al cazzo, non avremmo nulla da obiettare, ma purtroppo non è così…- e mi diede un cazzotto appena sotto il torace che incassai abbastanza tranquillamente . Mirko col sorriso stampato sulla bocca uscì soddisfatto dalla doccia convinto della sua vittoria e della sua supremazia nei miei confronti. Gli altri ridevano, pensando di aver riportato la situazione dello spogliatoio alla normalità e non all’inferiorità che in molti credevano di trovarsi dopo aver visto il mio cazzo .
Uscii dalla doccia e vidi Mirko e Matteo che ridevano con due bellissime ragazze che molto probabilmente dagli atteggiamenti affettuosi erano le loro fidanzate.
Mi avvicinai a loro e vidi che una delle ragazze , era una splendida mora con occhi verdi e capelli lunghi e lisci , un fisico spettacolare e un’eleganza e sensualità nel vestirsi che subito mi eccitò. La guardai negli occhi e lei ricambiò , arrossendo un pochino , mentre Mirko , che seppi dopo essere il fidanzato di Martina , divenne di tutt’altro colore nero come la pece, talmente la gelosia lo stava sopraffando. La guardai ancora intensamente e poi dissi a Martina : - Se il sesso fosse questione di battute, Mirko forse qualche possibilità ce l’avrebbe – ci fu un silenzio e il sorriso sparì anche dal volto di Matteo – Ma… - proseguii – purtroppo è questione di cazzo e quindi mi dispiace per voi perché la vostra bellezza è tale che meritereste un uomo che sappia farvi godere - . In un’atmosfera surreale me li lascai alle spalle, consapevole di essere il maschio dominante e soprattutto di aver conquistato la donna di Mirko.

( continua )

[Modificato da (_Milarexxx_) 19/08/2009 00:29]
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