(per un pelo non ce la facevo)
PROLOGO
Era da un bel pezzo che la rincretinivo con le mie fantasie da cuckold.
Durante le scopate erano quasi un atto dovuto "Immagina che io sia un altro", "ti piacerebbe un altro cazzone?", etc, etc.
Poi, però, avevo cominciato a parlarne anche fuori dal contesto trombereccio.
E dovevo farlo bene; nei momenti opportuni e senza sembrare troppo insistente.
Non dovevo farle capire che la mia è una vera e propria mania; un chiodo fisso.
Così, quando il momento sembrava opportuno, lanciavo l'esca.
Se lei mi diceva "Non ho più il fisico di quando avevo 20 anni, vero?", io rispondevo "No...sei molto meglio ora. Chissà come ti guardano".
"Non mi guarda nessuno"
"Non è vero. Lo credi tu. Non si fanno scoprire perchè hai un atteggiamento da signorina Rottermaier. Se facessi poco poco la civettuola, vedresti come si fionderebbero".
"Ma a te non darebbe fastidio?"
"E perchè mai? Sarebbe una cosa che a te darebbe le sicurezze che ti mancano...che ti lusingherebbe...e poi mica sei obbligata a fare chi sa che...potresti fermarti quando vuoi. Mica sei obbligata a farci niente...Fermo restando che, come sai, per me non ci sarebbero problemi"
"Ma tu a me non ci tieni?"
"Ci tengo moltissimo, invece. Come puoi solo pensare che io a te non ci tenga?"
E passavano i mesi e il martellamento continuava.
Ormai ero sconfortato e pensavo di aver sposato l'unica figa senza grilli per la testa sulla faccia della terra.
Un giorno, mentre stavo facendo pulizia al computer di casa, notai, cancellando i files temporanei di internet,che qualcuno aveva visitato dei siti porno a tema lesbo.
Io non ero stato di certo. Escluso il cane ed eliminata anche l'ipotesi della figliola di un anno, il cerchio si restringeva di parecchio.
Ero al settimo cielo. Finalmente uno sprazzo di trasgressività.
Niente di che, per carità, però era importante sapere che la mogliettina tutta perfettina, che mi cazziava se mi beccava a navigare tra porcellerie varie, avesse le sue brave fantasie.
Non le dissi nulla della scoperta, aspettando che fosse lei a parlarmene.
In effetti, tempo dopo, mi avrebbe confidato di avere anche fantasie di questo tipo, ma allora non mi disse dei siti che frequentava...e io continuai a spiarla.
Fu così, spiando tra i files temporanei, che non molto tempo dopo, in concomitanza con la scoperta di un suo diverso rapporto col cellulare, venni a sapere che aveva aperto un indirizzo di posta elettronica di cui non ero a conoscenza...
IL CELLULARE
Tutto mi si può dire, meno che sia un coglione.
Quei giorni avevo notato un cambiamento nel suo modo di fare col cellulare.
Non lo lasciava più in giro per casa;la suoneria era sempre abbassata ("la abbasso la mattina quando sto in udienza e la dimentico così"...ci vuole una testa di cazzo per riconoscere una cazzata...e io la riconobbi subito); si irrigidiva se lo prendevo per fare una telefonata quando il mio era scarico e mi stava vicino durante tutto il tempo.
Questi erano i segnali piccoli.
Allora mi concentrai su quelli seri.
Prima di portare la cagna (quella a quattro zampe e col pelo) a fare la passeggiata del dopo cena, cominciai a fare caso all'esatta posizione del suo cellulare (acceso). Quando rientravo dal giretto (di una ventina di minuti), trovavo il cellulare spento e in una posizione diversa.
Un normodotato avrebbe cominciato a subdorare qualcosa?
Non lo so.
Io lo feci.
Fu così che andai a guardare il registro delle chiamate, il primo momento in cui ne ebbi la possibilità.
Quello che vidi mi fece piombare in un buco nero...da quel momento il cervello andò in pappa e pensai solo ad una cosa...la nuova e-mail sul pc.
Non dormii manco per il cazzo quella notte...e quelle a venire.
Il giorno dopo mi fiondai al computer...
LE MAIL
Lo chiamava...lo chiamava tutte le sere mentre portavo la cagna a spasso...sempre, puntuale come un cronometro atomico.
Nonostante avessi il cervello ridotto in poltiglia dall'emozione (anzi, dalle emozioni) riuscivo in una frazione di secondo a ricollegare tutti gli episodi dei giorni scorsi.
Sere prima ero uscito con gli amici; lei che mi diceva sempre di non tardare, che ha paura a stare da sola in casa, mi aveva accolto con un "Già di ritorno?" a mezzanotte e mezza.
E poi era distratta e sempre vogliosa.
Si telefonava con il ragazzetto di 10 anni più giovane che faceva il praticante allo studio dove lavorava e che era ripartito.
Non sapevo cosa pensare.
Ero eccitato; alla fine si stava materializzando ciò sul quale avevo sempre martellato.
Dovevo essere solo che felice ed eccitato...e in parte lo ero.
Peccato, però, per quella stupida parte di me alla quale rodeva pesantemente il sedere.
Era la rosicata del tentativo di farmi fesso. Mi vedevo, ignaro, a portare a spasso il cane, con lei che non aspettava altro.
Insomma, mi urtava la presa per il culo.
Mi misi di buzzo buono a cercare di crackare la sua mail.
Ero determinato a "lavorarci" per un mese intero, se fosse stato necessario.
La delusione che provai quando ci riuscii in pochi secondi fu enorme.
Aveva messo, come password, il nome di lui...e volete farvi una risata? Anche la password della mail di lui era la stessa...il suo nome.
Passarono giorni di delirio in cui mi leggevo le loro mail.
Devo dire che le cose migliori venivano da mia moglie, che fantasticava con un certo stile ed una notevole proprietà di linguaggio, agognando pratiche spermivore ed incontri che non si sono mai concretizzati.
Di lui che dire? Una delusione. Un italiano sgrammaticatissimo; una vera zappa. Leggendo la sua posta era il classico ragazzino a cui piace scoattare e collezionare foto da far vedere agli amici per bullarsi (le aveva chieste anche alla mia; e lei se le era pure fatte fare...da me. Poi non gliele ha mai mandate). Però non aveva mai trombato, quindi si ritirava indietro non appena qualche donna chiedeva qualcosa di più delle telefonate masturbatorie o di mail zozze.
Insomma, il peggior inetto che potesse capitare se lo è preso mia moglie (naturalmente lo sfanculò dopo un mese e mezzo di questa storia pietosa), che poi mi raccontò in lacrime delle telefonate e delle mail (senza entrare in particolari; capisco il suo pudore).
In quell'occasione la tranquillizzai e le dissi che poteva fare di tutto...ma ci tenni a precisare che non avrei tollerato ulteriori prese per il culo.
Anzi, sfruttando la posizione di vantaggio, le dissi che l'amavo sempre come il primo giorno e tutte ste menate qui, ma che ormai aveva solo un modo di dimostrarmi che c'era fiducia tra noi: farlo davvero e trovare il coraggio di dirmelo (lo so che detta così suona strana, però io l'ho buttata lì).
Sono passati quasi due anni da allora; in questi giorni sembra risvegliarsi e mi ha confessato che sta giù perchè non c'è nessuno che la corteggi (in tribunale è pieno di cazzoni e pappagalletti che ci provano con le avvocatesse in udienza); mi chiede se lei ha qualcosa che non va.
Lei è molto bella, lo dico veramente e non perchè è mia moglie.
Forse sta vivendo un momento di scazzo per la sua persona; si vede brutta (non lo è) e pensa che la gente la veda per come si vede lei.
Credo che abbia un atteggiamento che la faccia sembrare inaccessibile (dovuto alla sua insicurezza latente e temporanea) e che scoraggi possibili approcci, così alimentando ulteriormente le sue paure.
Ritengo che il primo che la facesse sentire importante avrebbe vita veramente facile...e questo da un lato mi spaventa un pò, perchè temo che la sua fame di conferme (Milarexx...stavi per fare una battuta, lo so) la porti a darsi via al primo coglione che non abbia altri meriti se non quello di trovarsi al posto giusto al momento giusto.
Staremo a vedere.
Io intanto spero.